Daucus carota L.
Descrizione e origine della carota
La carota è un’erbacea annuale o biennale con radice carnosa (la coltivata). Il fusto è eretto, striato e ramoso, raggiunge i 40-90 cm; le foglie sono alterne frastagliatissime, i fiori bianchi o rosei in ombrella.
Principi attivi di riferimento della carota
Carotenoidi in particolare il beta-carotene. Proantocianidine, acidi grassi.
Attività principali
Antiossidante
Uso della carota
L’uso della carota è frequente come integrazione dietetica di precursori della vitamina A come il beta-carotene. Ricordiamo che il beta-carotene, al contrario della vitamina A, non può dare problemi di tossicità da accumulo in quanto il nostro organismo lo converte lentamente e l’assorbimento intestinale si riduce proporzionalmente alla sua assunzione. I carotenoidi sono composti antiossidanti ritenuti importanti per la loro attività protettiva.
Il “Colore giallo” – I carotenoidi
Il colore come indicatore della presenza di principi attivi di particolare valore negli alimenti, è oramai un concetto che negli ultimi anni è stato diversamente ed ampiamente utilizzato. In effetti è solo recentemente che gli alimenti hanno iniziato ad essere considerati non solo come “contenitori” di vitamine, minerali e ovviamente proteine, grassi, carboidrati, ma anche per la presenza di numerosi composti il cui valore per la nostra salute viene evidenziato ogni giorno di più. Molti di questi importanti composti sono proprio quelli che danno colore agli alimenti, in particolare frutta e verdura. Ad esempio i carotenoidi, il cui colore a seconda del tipo di frutta o verdura, va dal giallo al rosso. Tutta la frutta e la verdura che mostra questi colori di norma contiene dei carotenoidi, ne sono un esempio il melone, il peperone, ma anche il pomodoro con il suo rosso licopene ed ovviamente la carota.
I carotenoidi sono composti dotati di diverse proprietà tra le quali un’importante attività antiossidante. Sono generalmente liposolubili e nel caso della carota, il beta-carotene tende ad accumularsi nella pelle. Un consumo abbondante di carote infatti produce una colorazione aranciata dell’epidermide che torna assolutamente normale quando il consumo diviene normale. La loro struttura chimica e la capacità di accumularsi alla “superficie” dei viventi, siano essi piante o animali, rende i carotenoidi degli importanti fotoprotettori. Il beta-carotene nell’uomo si converte a livello della mucosa intestinale in retinolo (vitamina A), è quindi più precisamente un precursore della vitamina A.
1 commento