Echinacea pallida (Nutt.) Nutt.Famiglia: Compositae Parti Utilizzate: Radice |
Descrizione e origine dell’echinacea
L’echinacea è un’erbacea perenne con fusti corti e non ramificati, foglie strette in rosetta basale. Il sottile stelo fiorale dell’echinacea può essere alto fino ad un metro e porta un singolo capolino con petali (fiori ligulati) porpora chiaro e ricadenti. Originaria degli Stati Uniti, oggi ampiamente coltivata.
Principi attivi di riferimento dell’echinacea
Derivati caffeoilici quali echinacoside, olio essenziale, ed altri composti.
Attività principali
Immunomodulante (sostiene l’attività del sistema immunitario), antinfiammatoria.
Uso dell’echinacea
L’echinacea viene usata come coadiuvante e nella prevenzione delle infezioni ricorrenti del tratto respiratorio superiore (es. raffreddore, mal di gola etc.).
Note sull’echinacea
Ipersensibilità ad altre piante della famiglia delle Compositae.
Echinacea e Indiani d’America
I primi occidentali ad accorgersi delle proprietà di questa pianta erbacea sembra siano stati i coloni che, nel continente americano, avevano osservato gli usi che ne facevano i nativi indiani d’America. L’etnobotanico Moermann nel suo monumentale lavoro sugli usi delle piante da parte dei Nativi Americani riporta numerosi utilizzi, per citarne alcuni: la tribù dei Cheyenne utilizzava la radice masticata per il raffreddore, la decozione per problemi articolari e reumatici, e come applicazione esterna in caso di febbre. L’Echinacea veniva utilizzata anche in diverse infezioni, malattie dei denti e gengive, mal di gola etc. (utilizzi analoghi si ritrovano anche nelle tribù Crow, Dakota, Sioux). Da questi usi è evidente il legame che lega l’Echinacea a problemi caratterizzati da infiammazione e infezioni.
Quale Echinacea?
Nel mercato italiano si incontrano altre due specie di Echinacea: E. angustifolia radice e l’E. purpurea radice o parti aeree. Tutte le Echinacea hanno analoghi utilizzi.
L’attività immunomodulante o di supporto del sistema immunitario
L’Echinacea, negli ultimi tempi, ha assunto un ruolo centrale per quanto riguarda le soluzioni di problemi che interessano le prime vie aeree. Questo suo successo è dovuto in parte alla sua efficacia supportata da diversi interessanti studi e dall’altra dalla peculiarità della sua azione. Infatti, essa infatti svolge un’attività di supporto generale delle difese immunitarie. Tecnicamente si dice che supporta l’attività del sistema immunitario aspecifico come ad esempio l’attività fagocitica delle cellule bianche. Per questa sua azione di supporto molto ampia e generale è indicata nelle molteplici problematiche che interessano le prime vie aree, in particolare: raffreddore, forme influenzali etc.
Può essere utilizzata come preventivo, ma anche al bisogno, magari in associazione con altre piante o sostanze naturali più specifiche: ad esempio come la Propoli nel mal di gola, oppure con piante balsamiche (Eucalipto, Pino, Grindelia, Timo) quando sono interessate le cavità nasali, o le prime vie aeree.
Fonte: www.conoscerelepiantemedicinali.it/